Oggetto archeologico
Stele di Shemen |
Stele di Shemen
La stele centinata presenta una scena di offerta incorniciata tra due esili colonne papiriformi. Il defunto è rappresentato al cospetto dei familiari, seduto su un seggio, ed è vestito con una camicia a maniche corte e scollo a V e con una lunga gonna. Accanto al seggio è raffigurata una delle figlie del defunto, nuda, con i capelli corti e accompagnata dai geroglifici che la identificano: “Sua figlia Neferamon”.
Davanti al defunto è raffigurata la moglie mentre porge una coppa e seguita dalla seconda figlia della coppia, che offre un vasetto di unguento; la giovane donna è identificata dai geroglifici iscritti sopra di lei: “Sua figlia Baketamon”. Le offerte funerarie per il defunto, adagiate su un basso tavolo, sono rappresentate in secondo piano. Sotto la scena figurata sono presenti due linee orizzontali che riportano l’iscrizione:
1 - "Un’offerta che fa il re (consistente in) pane, birra buoi, uccelli, incenso, profumo e ogni cosa buona e pura per il ka 2 -del portinaio di Amon, Shemen, possessore di venerabilità”.
La parte superiore della stele è decorata con un’iscrizione disposta su cinque colonne. I geroglifici incisi nella prima colonna di sinistra, subito sopra la raffigurazione della moglie, recitano: “La signora della casa Tetres”, mentre le altre quattro colonne riportano il seguente testo:
1 – "Il portinaio di Amon, 2- il portatore di offerte di offerte di 3-Satamon, possa essa vivere per sempre, per l’eternità, 4 -Shemen”.
L’elemento che permette di datare questo reperto è il nome contenuto nel cartiglio (Satamon), figlia di Amenhotep III.
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Identificazione | ||
Numero*: | inv. 16 | |
Reperimento | ||
Reperimento: |
Zona tebana |
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Oggetto | ||
Definizione: | Stele funeraria | |
Classe e produzione: | Arredi funerari | |
Titolo/soggetto: |
Stele di Shemen |
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Cronologia | ||
Datazione generica: | XVIII dinastia - regno di Amenhotep III | |
Dati tecnici | ||
Materia: | Calcare | |
Altezza: | 40,5 | |
Larghezza: | 27,5 | |
Profondità: | 5 | |
Varie: | Stato di conservazione: buono. Sono presenti scheggiature sui bordi, permangono tracce di colore. | |
Bibliografia | ||
Bibliografia: |
1996, Sist L., “Museo Barracco. Arte Egizia” Quaderno - 3, Roma, pp. 53-54 |
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